La Madonna di Fatima
La Madonna, per come la conosciamo oggi, è una figura triste e piangente, ma anche buona e misericordiosa e, nell’immaginario comune, anche piuttosto socievole. Sì, la Madonna non è di sicuro una persona riservata, infatti tra Lourdes, Fatima, Medjugorie e altre mille apparizioni, traspare l’immagine di una donna sicura di sé a cui piace incontrare la gente, rivelare segreti esclusivi e perché no, girare il mondo, tant’è che si parla anche di Madonna Pellegrina. È tuttavia curioso che la Beata Vergine nei secoli passati sia stata quasi messa da parte se confrontata con Dio e col loro figlioletto Gesù. Ma mentre le apparizioni mariane sono state sporadiche nei secoli più lontani, dal 1800 in poi si è assistito ad un vero e proprio boom. Non è però strettamente di questo che ci vogliamo occupare adesso, forse sarà oggetto di un post venturo: ora vogliamo trattare le figure a cui la Madonna appare. La Madonna di Gietrzwald appare a due bambine di 12 e 13 anni, Nostra Signora di Pontmain si palesa ad un ragazzino di 12 anni, la famosa Madonna di Lourdes entra in contatto con una contadinella di 15 anni, Nostra Signora di La Salette si dimostra ad un ragazzo di 15 anni e ad un bambino di 11, e via di questo passo, con poche eccezioni. Va anche precisato che quando non appare a bambini o a contadini di indubbia ignoranza, la cui visione quindi non può essere di fatto ritenuta veritiera in modo certo, appare a religiosi o governanti vari, persone che quindi avrebbero tutto l’interesse a diventare nell’immaginario comune qualcuno di molto vicino alla dimensione spirituale ed alla sacra famiglia. Tornando all’argomento principale, bisogna specificare che il caso più eclatante è senza dubbio quello della Madonna di Fatima, in cui la Beata Vergine appare a tre pastorelli bambini: un maschietto e due femminucce.
Purtroppo due dei tre (che erano fratelli) morirono poco tempo dopo l’apparizione a seguito di malattie, e l’unica a vivere a lungo (ben 98 anni) fu la cugina, Lucia dos Santos, che all’epoca dell’incontro con la Madonna aveva 10 anni e nessun tipo di istruzione. Durante l’apparizione la Madonna rivela la fine della prima guerra mondiale, il rischio di una seconda guerra e altre “minacce”, per altro facilmente evitabili con preghiere e conversioni di massa. Due anni dopo i presunti avvenimenti il susseguirsi di pellegrinaggi era già massiccio, tanto da incuriosire la Chiesa e fare istituire una commissione che indagasse sul caso. Quale tipo di indagine si faccia in questo caso e su quali basi non ci è dato saperlo. Nel 1930, dopo anni e anni di “indagini”, venne stabilito che le apparizioni erano reali: il culto della Madonna di Fatima ebbe ufficialmente inizio. Insomma, le rivelazioni fatte dalla Madonna a quei bambini (in cui disse cose che questi pastorelli avrebbero benissimo potuto sentire dire in giro a chiunque fosse capace di leggere un giornale) vennero ritenute non solo plausibili, ma addirittura vere. Peccato che nel 1936 Lucia dos Santos, che intanto era divenuta monaca carmelitana, scriveva così al suo consigliere personale:
Vengo a dirle, reverendissimo padre, che ora più che mai mi viene il timore di essermi lasciata illudere dalla mia immaginazione e che può darsi che io parli con me stessa quando interiormente penso di parlare con Dio. O che io sia vittima di un’illusione diabolica, e che così io stia ingannando lei, reverendo padre, e la santa Chiesa.
Salta fuori quindi, dopo che il caso aveva fatto clamore, che la allora bambina poteva essersi immaginata ogni cosa; addirittura, dopo anni e anni, la protagonista ha voluto forse essere per la prima volta onesta e affermare di essersi inventata tutto di proposito. Sta di fatto che ormai “la bomba è scoppiata” e una marcia indietro non è più possibile. Succede allora quello che nella Chiesa succede sempre, si convince l’interessato di ciò che fa comodo salvando la faccia in barba ad ogni valore morale, e così Lucia nel 1940 scrive a Pio XII:
Santissimo Padre, non ho mai pensato di scrivere alla Santità Vostra, conoscendo la mia incapacità e insufficienza. Ma siccome le persone che mi parlano a nome del nostro buon Dio (una delle quali è Sua Eccellenza Reverendissima il vescovo di Gurza, che la Santità Vostra conosce personalmente) mi dicono che questa e la divina volontà, vengo a rinnovare una richiesta che varie volte è già stata portata ai piedi della Santità Vostra e, prima, a sua Santità Pio XI: la Consacrazione della Russia.
Ecco quindi che saltano fuori i soliti elementi: una persona ignorante abilmente manovrata e una storia accettata dall’opinione pubblica che viene utilizzata per raggiungere scopi politici. È importante notare anche che i famosi segreti vennero rivelati ben 24 anni dopo le presunte apparizioni, trascorso cioè un periodo di tempo più che sufficiente per architettare al meglio una storia credibile (almeno per quelli che non si pongono il problema della veridicità di ciò che viene detto loro) ed in qualche modo stupefacente (perché qualche “previsione” si era anche avverata). Un ruolo particolare in tutta la questione lo giocò comunque Karol Wojityla affermando che fu la mano della Madonna di Fatima (evidentemente di Madonne ce ne sono svariate) a deviare la pallottola destinata al suo cranio nell’attentato del 1981 -pallottola che fece per altro incastonare nella statua della Madonna della città portoghese (chissà forse voleva restituirgliela in segno di carineria e di ringraziamento). E nel 2000, ciliegina sulla torta, venne rivelato il terzo segreto a fatti compiuti, che guarda caso aveva proprio per oggetto un attentato al Papa; nell’affidabile racconto di Lucia dos Santos, però, le differenze dall’attentato effettive non erano certo poche, prima tra tutte: il Santo Padre avrebbe dovuto essere fucilato a morte.
Di queste storie ce ne sono molte, troppe, quella di Fatima è solo una delle più famose. Bernadette di Lourdes non è certo diversa da Lucia dos Santos e ce ne saranno ancora molte finché ci sarà la Chiesa. Ma quando verranno pubblicizzati questi dettagli anziché ripetere solo madonna – apparizione – miracolo?
Il serpente dell' Eden 