Il serpente dell' Eden

Blog anticattolico

Archivi per il mese di “gennaio, 2014”

L’angelo infernale

Per chi non lo sapesse le canonizzazioni più veloci in assoluto sono state quelle di Papa Karol Wojtyla nel Maggio 2011 e quella di Madre Teresa di Calcutta nell’ Ottobre 2003. La prima è avvenuta, secondo la nostra opinione, per riavvicinare un pubblico non particolarmente attratto dal freddo e distaccato papa teologo Benedetto XVI, mentre la seconda ha per oggetto quella che nell’immaginario comune è sicuramente una delle figure che più si avvicinano alla santità: una persona tanto esile e fragile all’apparenza quanto decisa e determinata nei fatti e nella fede. Nata in Albania e fattasi suora fu inviata in India, dove rimase sconcertata dalla miseria di Calcutta, città in cui fondò la congregazione delle “Missionarie della carità”, il cui scopo ultimo è quello di prendersi cura dei poveri e dei più deboli.

Questa è la storia per come viene sempre presentata, ma una visione diversa della mentalità e dell’operato di Madre Teresa ci viene mostrata da Christopher Hitchens nel documentario dall’eloquente titolo “Hells angel”.

Immagine

Hitchens ci mostra un lato nascosto della suora albanese che dovrebbe essere tenuto presente quando ci si riferisce a lei; nel documentario emerge cose come Madre Teresa vedesse nel dolore e nella sofferenza fisica la via della redenzione, poiché anche Gesù soffrendo sulla croce avrebbe liberato l’uomo dal peccato. Per questo stesso motivo non somministrava quasi mai analgesici pur avendo i mezzi, economici e non solo, per procurarseli, ma l’aspetto che più colpisce è forse la superficialità con cui nel suo “ospedale” si prendeva cura dei malati e il reale utilizzo delle ingenti somme di denaro donate al suo ordine. Ma basta con le anticipazioni, ed ecco qui sotto il documentario. Buona visione. 

Lazzaro, alzati e cammina!

Lazzaro

La frase che da il titolo a questo post sembra essere una delle più celebri pronunciate da Gesù il Nazareno, e riguarda la resurrezione di Lazzaro di Betania. La storia è fin troppo famosa: le sorelle di Lazzaro avvisano Gesù della morte improvvisa del loro fratello, Gesù dopo quattro giorni dal decesso arriva in Betania, fa spostare la pietra sepolcrale e resuscita il defunto dopo aver ringraziato il signore, i sommi sacerdoti storcono il naso davanti all’accaduto e cominciano a pensare di appendere Gesù ad una croce. Va anche detto che secondo il vangelo Gesù non disse esattamente “alzati e cammina”, ma piuttosto << gridò a gran voce “Lazzaro, vieni fuori!”>>.  Questo è sicuramente uno dei miracoli più famosi di Gesù, ma non è l’unica resurrezione in cui si prodiga: un’altra viene narrata nel vangelo secondo Luca e nei vangeli apocrifi ce n’è qualcun’altra ancora.

Il punto che vogliamo portare all’attenzione è che l’episodio non è poi così eclatante se pensiamo che secondo le sacre scritture anche il profeta Elia aveva resuscitato un bambino, il (poco) famoso “figlio della vedova”, e anche il suo discepolo Eliseo, anch’egli profeta, si prodigò in uno di questi eventi miracolosi. E quello che ai nostri occhi appare uno sconcertante problema è che la maggioranza dei credenti non lo sa. Parlando con vari cattolici praticanti abbiamo potuto osservare come al di fuori di Lazzaro non esistano altri morti resuscitati da Gesù, ma non finisce qui, perché sconcertante è anche l’approccio della CEI al miracolo della resurrezione di Lazzaro, che viene presentato come “il più grande miracolo di Gesù” dandosi peraltro la zappa sui piedi. La domanda che sorge spontanea infatti è -o dovrebbe essere- perché il più grande miracolo di Gesù venga narrato solo in uno dei vangeli canonici e non in tutti e quattro.

scimmia_pensa

Se inoltre andiamo a vedere (ancora una volta) il culto del dio egizio Horus, ci accorgiamo che anch’egli resuscitò dalla morte un tale di nome Azar, la cui traduzione è guarda caso proprio “Lazzaro”.

Questa faccenda nel suo intero è ai nostri occhi una tragedia, dato che dimostra che la maggioranza dei cristiani che siede in chiesa alla Domenica presta attenzione a poco o nulla, non verifica ciò che viene detto e non si chiede neanche se sia verosimile o meno quello che ascoltano, insomma spengono il cervello e riscaldano la sedia su cui sono seduti, rendendo la funzione sacra -qualcosa di fondamentale per risorgere dopo la morte- un’automatica risposta ad affermazioni del sacerdote.

Alla tragedia si reagisce in molti modi, ma noi del Serpente dell’Eden preferiamo la più liberatoria, e cioè una bella risata, aiutati da Paolo Villaggio in Superfantozzi.

George Carlin e la religione

Accanto all’america bigotta che tutti conosciamo ce n’è, per fortuna, anche una parte decisamente più aperta  e ironica. Uno dei personaggi pubblici che meglio hanno rappresentato quest’ultima accanto a Bill Maher di cui abbiamo proposto qualcosa in questo post,  c’è sicuramente George Carlin, per la cui biografia rimandiamo a questo link.

Come scritto su wikipedia il comico statunitense è conosciuto soprattutto per un forte attacco alla religione svoltosi nel corso del suo show datato 1999 “You are all diseased!”, che proponiamo nel breve video qui sotto, per altro sottotitolato in italiano. Va premesso che al di là della parodia e della sferzante ironia a cui si assiste c’è, a nostro parere, ben poco di opinabile in quello che dice, e le risate sono assicurate.

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